Mostri ferrigni improvvisi apparvero in cielo
e pioggia di fuoco versarono sulla città
con bieca empietà.
Orrore di morte sconvolse le case e le cose
travolti in un rogo d`orrore fatale e straziante,
e mentre lo stormo dei mostri ferrigni spariva
la gente nel fuoco ardeva, gridava e moriva.*
Sotto una trave schiacciata giaceva un`ancella,
la bocca dischiusa, chissà!
quale urlo richiamo rimase strozzato a metà.
Un grumo di sangue rigava il candore del volto
di giglio appena dischiuso
e mentre portandola avvolta in un bianco lenzuolo
la testa sua mossa mi ha lieve la mano sfiorato
e un brivido gelo il sangue mi ha raggelato.
Volevo d`istinto gridare: «È viva! È viva!
Ma immoto restava quel corpo al petto schiacciato
da un vile momento di fuoco
versato dai mostri ferrigni soltanto per gioco.
* 105 morti
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