È nato a Cittanova il 10 dicembre del 1923, come lui afferma "da una famiglia di piccoli possidenti lavoratori
mediamente benestanti".
"Di indole quieta, riflessivo e taciturno, la mia è stata un`infanzia normale, sospesa nelle
ansie e nei fascini della vita. Prematuramente voglioso di apprendere, a cinque anni e otto mesi ho insistito per essere
ammesso alla scuola. Parallelamente all`inizio scolastico, sono stato avviato all`apprendistato di un mestiere, quanto
per stare lontano dai ragazzi di strada, cominciando col mestiere di fabbro. Dopo tre anni, più cosciente delle cose del
mondo e di me stesso, ho cambiato scegliendo di fare il sarto, più confacente ai miei gusti. Nello stesso tempo, una volta
alla settimana frequentavo una scuola serale di musica, apprendendo a cantare e a suonare alcuni strumenti a corda.
Cittanova, Vecchio Mercato (penna acquarellata)
Concluso il ciclo delle scuole elementari, constatata la mia tendenza al disegno, mio padre si à
consultato con un pedagogo se era il caso di mandarmi in un istituto di Belle Arti, ma il pedagogo non se l`è sentita
di assumersi la responsabilità di dare un consiglio favorevole, dubitando degli sviluppi del mio talento, e consigliò
mio padre di farmi continuare ad apprendere il mestiere intrapreso, semplice, ma di sicura e decorosa sopravvivenza,
presupponendo che se in me c`era talento artistico, mi sarei fatto strada da solo nella vita. Così dovetti a malincuore
rassegnarmi ad interrompere gli studi e dedicarmi soltanto all`apprendistato di sarto. Tuttavia non rassegnato, continuavo a
studiare saltuariamente in incognito, frequentando corsi facoltativi settimanali alle scuole di avviamento professionale, e
quando avevo tempo, mi dilettavo a fare schizzi di vedute cittadine e di paesaggi."
"È stata prima la guerra che mi ha strappato dalla mia Calabria e mi ha portato sul fronte per tre anni, dopo sono
tornato nel mio paese, ma non vedevo un futuro. Allora ho cominciato a vagabondare per l’Italia in cerca di lavoro e dopo
tre mesi ho trovato un posto di qua e di là a Torino, per fortuna la professione che ho imparato, quella di sarto. Ho avuto
tanti vantaggi durante la guerra con la mia professione, mi sono accorto che dei sarti tutti avevano bisogno come del medico."
"Mi sono trovato a Torino dove per tre anni ho fatto un tirocinio e poi mi sono messo in proprio con una sartoria per circa
6 anni; avevo tanto successo."
Villa Comunale 1950
Dal novembre 1955, dall'età di 32 anni, risiede in Svizzera dove prima ha aperto una piccola sartoria e,
a seguito di un corso di disegno elettromeccanico presso la grande ditta Schlatter, e dopo 5 anni di tirocinio, è passato negli
uffici delle progettazioni.
"Uno dei miei hobby come si può vedere a casa mia è la pittura, il disegno: ho dipinto tantissimi quadri, poi ho
anche scritto delle cose e ho vinto tanti premi. Ho una casa piena di lavori miei, non volevo mai soldi, ho lavorato sempre
solo per passione, mai per vendere o per guadagnare soldi, solo come hobby di casa. Emigrare per me è stata una scuola,
ma sono rimasto sempre l’uomo semplice che ero prima."
" "(cit. Pietro Muratori)