La vita del Santo
Consacrato dalla Chiesa nel 1600, nacque nel XIV secolo a Montpellier
in Francia da una nobile famiglia. Figlio di Jean e Libère De La Croix, prese il nome di Rocco (da Rog o Rotch).
Secondo la pia devozione il neonato nacque con una croce vermiglia impressa sul petto.
Si narra che quando ammalato di peste, durante il suo viaggio di
ritorno da Roma a Montpellier, di sua iniziativa per non mettere a rischio altre persone oppure perchè viene
allontanato dall' Ospedale a causa dei suoi lamenti che disturbano gli altri ammalati, si ritira in un bosco nei pressi
di Sarmato (Piacenza), in una capanna vicino al fiume Trebbia, dove trova ristoro con una sorgente miracolosa e con il
pane che gli viene portato quotidianamente da un cane, prelevato dalla mensa del padrone.
L' iconografia di San Rocco è quella di un uomo, in età adulta, vestito da pellegrino
con un largo mantello (il tabarro), un cappello a falda larga, il cane che gli porta il pane, la bisaccia a tracolla
ed un segno (in genere sulla coscia sinistra) della peste da lui contratta.
Vive nel periodo in cui l' Europa è segnata dal flagello della peste.
Rimasto orfano, intorno ai vent’anni di età, non esitò a lasciare la sicurezza della casa paterna e dopo aver
distribuito tutti i suoi beni ai poveri, con la promessa di dedicare la propria vita agli uomini bisognosi si mise in viaggio,
a piedi, verso la Città Santa nel periodo in cui l'Italia fu investita dal flagello della peste.
Durante i suoi spostamenti, tracciando il segno di croce sui malati e invocando la Trinità di Dio per la
guarigione degli appestati, guarisce in modo miracoloso tanti ammalati di peste. Egli stesso si ammala di
peste. Sospettato di spionaggio muore in prigione tra gli anni 1376 - 1379.
Il padrone del cane, Gottardo, un nobile signore, alla fine si converte e diventa, povero e caritatevole, l'unico
discepolo del Santo.