Mi piace Cittanova, il mio paese;
che vedo ormai soltanto in cartolina:
una ridente e mite cittadina,
alla buona, così, senza pretese;
Tanto che ancor (pur se già comincia
ad avere un ginnasio, a quel che sento)
non s' è rivolta anch' essa al Parlamento
per esser capoluogo di provincia.
Fra distese di vigne, d' uliveti,
e d' orti dai balsamici profumi
essa produce vino, olio ed agrumi
avvocati, filosofi e poeti.
E il buon sole d' Attica è ancor vivo
fra la sua gente estrosa e scanzonata
che saggiamente vive alla giornata
in un mondo tranquillo e primitivo.
E spesso per le strade di Milano
fra turbe serie, indaffarate ed arcigne
io penso a quelle gente e a quelle vigne
come ad un sogno placido e lontano.
E salgo verso Zomaro; l' Incudine
selvaggia mi sorride all'improvviso...
Se qualche volta sogno un paradiso
è il paradiso della solitudine.
Ed è perciò che dopo quarant' anni
di tanto in tanto, medito il ritorno
pur se non troverò, tornando un giorno,
la mamma, il babbo ed il vecchio zio Giovanni.....
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