Registro di Battesimo - Fonte: Parrocchia di San Girolamo Cittanova
Monumento Villa Comunale
Teresa Gullace, da nubile Teresa Talotta, donna resistente nata a Cittanova il 7 settembre 1906 (come risulta dal registro
battesimale della "Parrocchia San Girolamo" in Cittanova), da Vincenzo Talotta e Caterina Condello (una umile famiglia
di contadini e braccianti), è stata uccisa da una Luger di un soldato tedesco a Roma, il 3 marzo 1944 durante
l’occupazione nazista, mentre tentava di raggiungere il marito, Girolamo Gullace, prigioniero dei tedeschi in
una città sotto l'occupazione nazista, flagellata dai bombardamenti e con gli alleati alle porte.
Girolamo Gullace era stato arrestato nella mattinata del 26 febbraio 1944 nella zona di Porta Cavalleggeri e
rinchiuso nella caserma dell' 81° Fanteria.
All’epoca dei fatti, Teresa, aveva già cinque figli e ne aspettava un sesto. Casalinga, si era trasferita
a Roma alla fine degli anni ’30, dopo il matrimonio con Girolamo Gullace (matrimonio contratto il 9 luglio 1924),
città dove il marito già da celibe lavorava come manovale nei cantieri edili.
Secondo le testimonianze rilasciate, fra gli altri, dalla partigiana Laura Lombardo Radice, dopo aver scorto
il marito alla finestra della caserma dell' 81º reggimento di fanteria, in viale Giulio Cesare, il luogo dove
Teresa si recava tutte le mattine nel tentativo di vedere suo marito, tentava di avvicinarsi a lui, forse per
consegnargli del pane e formaggio o solo per parlargli, incurante del divieto urlatole da un sottufficiale tedesco
che spara e la uccide barbaramente.
Nel pomeriggio dello stesso giorno dell'uccisione Laura Lombardo Radice e
Pietro Ingrao stendono il testo di un manifestino sull'accaduto, ampiamente diffuso nei quartieri popolari e
nelle periferie della capitale.
La sua figura divenne ben presto un simbolo della resistenza romana; la sua vicenda venne
inoltre ripresa e resa celebre dal regista Roberto Rossellini, che prenderà spunto da Teresa Talotta per il
personaggio della Sora Pina, interpretata da Anna Magnani nel film "Roma città aperta", una delle opere
più celebri e rappresentative del neorealismo cinematografico italiano.
Teresa Talotta è stata insignita dal Presidente della Repubblica, Giovanni Leone, che nel 1977 le
conferì, alla memoria, la Medaglia d’oro al merito civile con la seguente motivazione:
«Madre di cinque figli ed alle soglie di una nuova maternità, non esitava ad accorrere presso il marito imprigionato dai nazisti, nel nobile intento di portargli conforto e speranza. Mentre invocava con coraggiosa fermezza la liberazione del coniuge, veniva barbaramente uccisa da un soldato tedesco. Roma, 3 marzo 1944.»
Una targa commemorativa alla futura memoria è stata collocata dall'Unione Donne Italiane il 7
ottobre 1945, e ricollocata a cura del Comune di Roma il 25 settembre 1979, a Roma, in Viale Giulio Cesare angolo Via Carlo
Alberto dalla Chiesa, nel Rione Prati, e ricorda Teresa Gullace (Cittanova 1907 - Roma 1944), presso il luogo in cui venne
uccisa.
Questa l'iscrizione dedicatoria:
TERESA GULLACE /
ALLA SOGLIA DI UNA NUOVA MATERNITA' /
Il 3 MARZO 1944 /
FU BARBARAMENTE UCCISA DA UN SOLDATO TEDESCO /
MENTRE INVOCAVA E CONFORTAVA IL MARITO /
RAZZIATO DALLA SBIRRAGLIA NAZIFASCISTA /
IL SUO NOME /
SIMBOLO DELL'EROICA RESISTENZA ROMANA /
L'UNIONE DONNE ITALIANE /
CON FIERO ORGOGLIO RICORDA
Nella città di Roma sono stati anche intitolati a Teresa Gullace una via ed un Liceo Scientifico e della scienze
umane.
Nel 1988 Poste italiane, nell'ambito di una serie di francobolli dedicati al cinema italiano neorealista, dedicò
il francobollo da 2400 lire
al film di Rossellini, ritraendo la celebre scena dell'uccisione della sora Pina.
La sua immagine è stata scelta da Poste Italiane, nel 1995, per rappresentare, in un francobollo commemorativo,
le donne nella seconda guerra mondiale.