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Antichi Lavatoi Comunali
Alla fiumara era necessario andare anche per lavare i panni o la lana. La biancheria da lavare veniva prima "sciammarata",
cioè lavata con sapone fatto in casa con "sajìmi, murga d'ogghju e putàssa",
ma non veniva risciacquata. Si disponeva poi in una grande cesta di canna "u còfanu da vucata" , e si copriva
con un panno. Nei decenni successivi il lavaggio avveniva nei paesi o vicino alle sorgenti, in appositi lavatoi comunali.
I lavatoi comunali a Cittanova, frequentati dalle donne, erano quelli delle località Gabella e Schioppo ubicati al
limite del centro abitato. Il lavatoio di Contrada Gabella, che era alimentato dalle acque di uscita da un vecchio mulino
attiguo, il mulino Palermo, provenienti dalla Fiumara Serra, era un luogo di incontro delle donne cittanovesi ma anche,
a volte, di dispute feroci tra chi a monte lavava panni con molta sporcizia e causava l'arrivo dell'acqua sporca alle donne
che si trovavano a lavare i panni a valle.
Il pubblico lavatoio dello Schioppo è stato realizzato nel 1946, convogliando le acque dell'attiguo Fosso Cavaliere che fin
dal 1850 erano utilizzate dal "Consorzio Volontario Vallone Schioppo" al fine irriguo.
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