CITTANOVA
Nella Piana degli Ulivi, ai
piedi della montagna, tra due mari...
Ufficialmente, da prova documentale, la nascita di Cittanova può essere datata nell'anno 1618...
... il giorno dodici del mese di agosto, con il bando di edificazione del "Nuovo Casale di Curtuladi", sorto come centro di raccolta delle popolazioni dei casali distrutti dal terremoto del 1616. Tuttavia tutto l'insieme era conosciuto, col toponimo di Casalnuovo, già intorno alla metà del XV° secolo.
Il I° aprile dell'anno 1852, con decreto emanato da Ferdinando II di Borbone, a seguito di istanza del Decurionato del Comune di Casalnuovo, prese il nome di Cittanuova, denominazione in seguito tramutata in Cittanova.
Vanto di Cittanova, nonchè polmone verde della Piana.
Progettata dall'ingegnere svizzero Heinrich Fehr su richiesta di Carlo Ruggiero (Monteleone 1814 - Cittanova 1885), è stata realizzata nel 1880. Ha una superficie di 26.515 metri quadri. In essa sono ospitate piante maestose ed imponenti, esotiche e rare (alcuni alberi addirittura unici in Italia).
A Cittanova si contano ben 11 chiese di pregevole fattura.
La riedificazione della Chiesa Madre inizia dopo il terremoto del 1783 ad opera di Maria Antonia Grimaldi, figlia ed erede della defunta Principessa di Gerace, Maria Teresa, morta sotto le macerie del terremoto e tumulata nella cappella dell'Immacolata.
Collocata in uno splendido scenario naturale, tra il fiume Vacale e il torrente Serra...
... alle pendici dell'Aspromonte, sul versante tirrenico meridionale reggino, in posizione strategica, tra il mar Tirreno e il mar Jonio, Cittanova domina la Piana di Gioia Tauro dalla terrazza più alta, quella confinante col massiccio delle Serre.
A circa sei chilometri, in linea d'aria, da Cittanova, compreso nel Parco Nazionale dell'Aspromonte, sulla linea di displuvio tra lo Jonio e il Tirreno, lo Zomaro.
Il popolo delle nostre località aveva in ogni occasione un suo tipico modo di esprimersi.