L'ultimo tratto del percorso, che i devoti nel passato erano costretti ad effettuare
a piedi oppure portati dai mulattieri dopo essere partiti dai luoghi di origine il giorno prima a bordo di camions
(si narra di pellegrini provenienti dalla piana di Gioia Tauro che impiegavano ben 14 ore
per giungere a destinazione), dal 1975 si svolge percorrendo due piste che consentono di raggiungere il Santuario
attraversando uno scenario naturalistico aspro ed incontaminato costituito da querce, felci e pini e, poco più in
là,
Montalto,
Pietra Cappa ed il
lago di Costantino.