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IL JAZZ
poesia di Alberto Cavaliere (1897-1967)

Amano il jazz (e a volte l'amo anch'io):
l'amano perch'è libero,
perché nasce dall'anima,
forse dettato all'anima da Dio.
L'amano perch'è un'arte primitiva,
viva e vitale, semplice e spontanea,
ed é appunto per questo - arte istintiva,
brillante, estemporanea -
nulla concede alla banalità.
Amano il jazz e l'amano
perch'è la loro musica, la musica
dell'improvvisazione
e della libertà.

E a volte l'amo anch'io; ma non per questo
ascolto del sassofono il lamento
con quel raccoglimento
col quale si seguivano i messaggi
misteriosi degli anacoreti,
o le parole e i gesti dei profeti
e degli antichi saggi.
Lo ascolto, non pensando che sia frutto
di un'invenzione sovrannaturale
e senza andare in trance. In generale,
mi diverto (o m'annoio) e questo è tutto.